Valeria Gereschi
Volevo un gatto nero: leggende e superstizioni!
Mi credereste se vi dicessi che secoli or sono i nostri benamati Felix e Gatto Silvestro sarebbero stati considerati portatori di sciagure? Ebbene sì! In passato questi magnifici felini sono stati vittime di persecuzioni poiché considerati animali demoniaci, portatori di disgrazie.

Sebbene siano stati per secoli oggetto di adorazione da parte dei popoli pagani, dagli Egizi in primis che li consideravano la reincarnazione delle divinità, nell'Europa medievale i gatti neri iniziarono a guadagnare una cattiva reputazione. La Chiesa cristiana, per allontanarsi da questi altri culti, portò gli uomini a considerare questi animali nemici della fede, l’incarnazione del diavolo. La mancanza di conoscenze scientifiche in ambito naturale portò a temere gli animali della notte, subdoli predatori in grado di muoversi invisibili nell'oscurità. Oltre al morphing, ossia la capacità delle streghe di cambiare la propria forma in quella di un gatto nero, la superstizione più popolare e più diffusa, purtroppo tutt'ora, legata a questo animale è quella del gatto nero che attraversa la strada. Si pensa che tale credenza risalga addirittura ai tempi dell’Antica Roma, quando gli spostamenti avvenivano con le carrozze e l’attraversamento improvviso di un gatto nero nell'oscurità poteva spaventare i cavalli al punto di disarcionare il cavaliere, causare scompiglio nelle strade nonché l’eventuale danneggiamento delle delicate e preziose merci trasportate.

Nonostante queste antiche maldicenze, al giorno d’oggi il nero è uno dei colori più diffusi e apprezzati nei gatti domestici. Oltre al comune gatto meticcio, molte sono le razze che presentano tra le varie colorazioni il nero: American Curl, British Shorthair, Exotic Shorthair e Sphynx sono solo alcune di queste. Tuttavia, esiste una sola razza felina che presenta il nero come unica possibile colorazione: è il Bombay. Caratterizzato da un corto manto corvino e da occhi dorati, si tratta di una razza ibrida creata negli anni ’50 da Nikki Horner, incrociando il Burmese zibellino con l’American Shorthair di color nero. Come evidenziato dal nome scelto, la nascita del Bombay deriva dal desiderio di avere nelle nostre case la miniatura della pantera nera indiana. Nonostante questo suo aspetto “selvatico”, si tratta di un gatto calmo, gentile e affettuoso.

I proprietari di questi magnifici gatti devono però stare attenti: sfortunatamente, nonostante la scienza abbia aperto gli occhi all'uomo sulla vera natura di questo magnifico animale, ancora oggi molte persone temono il gatto nero e credono alle antiche superstizioni ad esso legate. Secondo quanto stimato dall'Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA), ogni anno vengono uccisi circa 30.000 gatti neri, la maggior parte durante la notte di Halloween, quando risultano vittime di brutali rituali satanici. Per sensibilizzare l’opinione pubblica e contrastare queste irragionevoli superstizioni è nata la Giornata nazionale del Gatto Nero, che si svolge da 15 anni il 17 di novembre.
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