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Itinerari e luoghi da scoprire attorno a Villa Castelbarco e a Vaprio d'Adda. Lo sapevate che Leonarco Da Vinci ha lasciato un segno in queste terre? 

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Pur essendo un artista toscano, Leonardo da Vinci trascorse più di vent’anni in Lombardia, principalmente a Milano ospite prima di Ludovico il Moro tra 1482 e 1499 e, successivamente, del governatore francese Charles d’Amboise tra 1506 circa e 1513 circa. Fu soprattutto durante il secondo soggiorno milanese che Leonardo poté trascorrere brevi periodi a Vaprio d’Adda, ospite nella villa del duca palatino Gerolamo Melzi.

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L’ecomuseo Adda di Leonardo, che coinvolge il Parco Adda Nord, intende promuovere e valorizzare un territorio ricco di scorci suggestivi lungo il fiume. Tra i segni e le testimonianze della storia si incontrano vestigia celtiche, longobarde e romane, opere idrauliche della bonifica benedettina alto medioevale, castelli medioevali e rinascimentali, chiese, santuari, centrali idroelettriche, filatoi e opifici cotonieri di inizio secolo e il Villaggio operaio di Crespi (patrimonio dell’UNESCO).

Navigazione con guida a bordo di 45 minuti lungo il Naviglio Grande da Vaprio d’Adda a Concesa di Trezzo. Suggestivo itinerario all’interno del Parco Adda Nord dove si potrà ammirare la Casa del Custode delle Acque, Villa Melzi, residenza di Leonardo da Vinci e il Villaggio Crespi, patrimonio dell’Unesco. La navigazione sarà accompagnata da una guida turistica appartenente alla Pro Loco di Vaprio d'Adda che narrerà storie, aneddoti e curiosità sul canale.

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Il Santuario della Divina Maternità e il Convento di Concesa, situati a Trezzo sull’Adda, vennero costruiti tra il 1635 e il 1646 per volere del Cardinale Cesare Monti. L’incarico venne affidato agli architetti di stile barocco Francesco Richini e Carlo Buzzi. Da subito il Santuario e il Convento vennero affidati ai Padri Carmelitani Scalzi. Il Santuario di Concesa  è costruito sotto la rocca di Concesa, uno sperone di roccia che domina la valle dell’Adda. Da lì nasce il Naviglio Martesana. Un luogo di grande bellezza paesaggistica e insieme di spiritualità che diventò presto meta di pellegrini e luogo di sosta per i viandanti.

Cotonificio Visconti di Modrone - Velvis​

Sembra proprio un castello medievale, con tanto di torri coronate di merli e di un grande portale verso l'Adda, sormontato dallo stemma storico della casata, il celebre biscione racchiuso in scudo e sormontato da una corona. Lo vollero così i duchi Visconti di Modrone, che scelsero per il loro stabilimento un'architettura certo estranea ai più immediati bisogni produttivi, ma legata agli stili della tradizione, forse con l'intento di celebrare il passato feudale e le nobili origini della famiglia.

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Il Castello di Trezzo sull’Adda è situato su un promontorio su un’ansa del fiume Adda. La sua posizione strategica fu sfruttata già in epoca Longobarda e successivamente dal Barbarossa che costruì la sua fortezza nel XII secolo. Il Castello, del quale oggi rimangono la torre quadrata alta 42 metri, i suggestivi sotterranei e la spalla del ponte che attraversava il fiume, fu costruito nel 1300 per volere di Bernabò Visconti, che proprio in questo luogo morì per mano del nipote Gian Galeazzo. E’ possibile visitare i resti del castello la domenica e nei giorni festivi da fine marzo ad ottobre; le visite guidate della durata di circa 1 ora e mezza partono alle 15 e alle 17. Nelle domeniche di marzo sono previste aperture straordinarie in caso di bel tempo.

La particolarità di Crespi d’Adda è quella di essere stata interamente edificata nell’arco di pochi anni alla fine dell’Ottocento dalla famiglia Crespi e di essere stata concepita come “Villaggio ideale del lavoro”. Il Villaggio Crespi d’Adda è stato costruito per i dipendenti dell’opificio tessile dei Crespi che sorgeva sulla riva bergamasca del fiume Adda ed è ancora abitato. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari. In questo piccolo mondo perfetto il padrone “regnava” dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti: dentro e fuori la fabbrica e “dalla culla alla tomba”, anticipando le tutele dello Stato stesso.

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Il Parco del Rio Vallone é un Parco che comprende i Comuni di Basiano, Bellusco, Cavenago di Brianza, Gessate, Masate, Ornago, Aicurzio, Busnago, Cambiago, Mezzago, Roncello, Sulbiate, e Verderio Inferiore. Attualmente il Parco interessa il territorio di tre Province (Milano, Monza e Brianza e Lecco) occupando una superficie complessiva di 1564 ettari, lungo il torrente Vallone e formando un polmone verde in un territorio fortemente urbanizzato, a nord-est di Milano. 

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